Negli ultimi anni, l’ADHD è stato trattato quasi esclusivamente come:
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un disturbo del comportamento
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un problema di attenzione
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una questione psicologica o psichiatrica
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un insieme di sintomi da “gestire” con strategie mentali o farmaci
Ma questa è solo la superficie.
Le Linee Guida Mondiali 2019–2025, gli studi epigenetici di Harvard, le ricerche sensoriali del Karolinska Institute e le nuove scoperte sulla fascia (Stecco, Schleip) stanno indicando una direzione completamente diversa:
👉 L’ADHD è un disturbo del neurosviluppo sensoriale e autonomico.
Non nasce nella mente.
Nasce nel corpo.
E quando diciamo “corpo”, non parliamo di muscoli.
Parliamo di:
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sistema dopaminergico
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sistema noradrenergico
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fascia e recettori
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regolazione interocettiva
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risposta allo stress
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memoria cellulare dello sviluppo precoce
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respirazione
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sistema autonomico (simpatico/parasimpatico)
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processi epigenetici attivati dall’ambiente
Tutto ciò che l’olistica tratta da millenni.
E tutto ciò che la psicologia non può toccare direttamente.
1. Il nodo centrale: L’ADHD è un disturbo di REGOLAZIONE
Non di comportamento.
Non di volontà.
Non di disciplina.
Le neuroscienze oggi lo definiscono così:
Alterazione nel modo in cui il sistema nervoso filtra, integra e risponde agli stimoli interni ed esterni.
Quindi:
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il cervello ADHD non filtra
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sente troppo
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interpreta in modo amplificato
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si stanca prima
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cerca dopamina per restare regolato
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entra facilmente in sovraccarico
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cerca equilibrio nel movimento, nel tocco, nel respiro, nei ritmi
Questo NON è psicologico.
È neurobiologico.
2. I sistemi coinvolti (scientificamente confermati)
✔ Sistema dopaminergico
Responsabile di:
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motivazione
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movimento
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ricerca di stimoli
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regolazione attentiva
Nell’ADHD funziona in modo diverso.
Non perché “la persona non si impegna”, ma perché il corpo ha un diverso ritmo neurochimico.
✔ Sistema noradrenergico
Influenza:
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vigilanza
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risposta allo stress
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regolazione del focus
Nell’ADHD è spesso ipersensibile.
✔ Sistema autonomico
La vera chiave.
Molti studi 2021–2025 mostrano che:
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i bambini ADHD hanno un vago iporegolato
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il corpo passa più tempo in stato simpatico (allerta)
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il cuore e la fascia reagiscono prima della mente
È il corpo prima del pensiero.
✔ Fascia e interocezione
Confermata nel 2020–2024:
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La fascia è un organo sensoriale
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Contiene milioni di recettori
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Modula lo stress
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Influenza postura, respiro, emozioni
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Trasmette segnali al cervello fino a 300 km/h
Chi è neurodivergente sente la fascia molto di più.
✔ Epigenetica e ambiente
Le Linee Guida Mondiali sono chiare:
“L’interazione gene–ambiente svolge un ruolo cruciale nello sviluppo dell’ADHD.”
Tradotto:
👉 Non esiste “il gene ADHD”.
👉 Esistono tante varianti ancora non comprese.
👉 Il 70% è multifattoriale e non determinato.
Questo significa:
possono attivarsi e disattivarsi in base al corpo, alla relazione, allo stress, alla vibrazione dell’ambiente.
3. Perché la psicologia funziona solo al 20%
Non perché sia sbagliata.
Ma perché la psicologia lavora su:
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pensieri
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comportamenti
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strategie razionali
E l’ADHD nasce in:
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dopamina
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corpo sensoriale
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recettori fasciali
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sistema autonomico
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sviluppo precoce
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memoria somatica
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regolazione del respiro
È come cercare di riparare un computer… parlando allo schermo.
La ricerca dice:
✔ La parte cognitiva aiuta la gestione quotidiana
✔ Ma non regola il sistema nervoso
✔ Non tocca dopamina, fascia, vago
✔ Non modifica i pattern corporei di base
Per questo migliora solo il 20%.
Il resto è corpo.
È sensorialità.
È regolazione.
È vibrazione.
4. Perché l’olistica entra finalmente nel dibattito
Perché tutto ciò che oggi la scienza sta confermando…
…l’olistica lo diceva da 3000 anni.
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Il corpo parla
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La fascia “ricorda”
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La vibrazione cambia lo stato interno
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Il respiro regola la percezione
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Il tocco modifica la risposta dopaminergica
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La pineale influenza gli stati percettivi
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La co-regolazione è reale, misurabile, biologica
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Il movimento è medicina
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L’intuizione non è magia, è neurochimica
Non è “spiritualità”.
È biologia antica.
5. Allora cos’è l’ADHD? Una nuova definizione possibile
L’ADHD è un diverso profilo sensoriale e autonomico.
Non un errore.
Non un difetto.
Una configurazione neurobiologica che richiede regolazione corporea, non controllo mentale.
E spesso…
👉 È una forma di ipersensibilità evolutiva
👉 Una percezione amplificata del mondo
👉 Una forte reattività fasciale
👉 Una maggiore produzione emotiva
👉 Una minore tolleranza agli ambienti “disregolati”
Il problema non è l’ADHD.
Il problema è il mondo che non è progettato per persone che sentono così tanto.
6. Conclusione: cosa cambia da oggi
Cambia tutto.
Perché se l’ADHD è corporale…
⇒ Il trattamento cambia.
⇒ L’approccio cambia.
⇒ Il modo di vivere cambia.
⇒ Il modo di aiutare cambia.
E cambia soprattutto una cosa:
👉 le persone ADHD non sono rotte.
Sono sensorialmente aperte.
E vanno regolate, non corrette.